Attenzione: il presente glossario è stato redatto dal team di copywriting della Os2 SRL. E’ severamente vietata qualsiasi sua riproduzione parziale o totale. È, invece, possibile linkare liberamente le vostre pagine web alle singole voci attraverso lo strumento dell’ancora, come nel seguente esempio: https://www.os2.it/altri-servizi/glossario-siti-web/#titolodellavoce.
Il titolo della voce deve essere senza lettere maiuscole e, se composto da più parole, queste devono essere separate tra di loro da un trattino (segno meno).
L’accessibilità di un sito web è la sua caratteristica di essere facilmente fruibile da qualsiasi utente, inclusi coloro che hanno qualsiasi tipo di disabilità, con qualsiasi mezzo. Il W3C (World Wide Web Consortium) ha stabilito una serie di linee guida, le cosiddette WCAG (Web Content Accessibility Guidelines), che definiscono i parametri, gli standard e le buone norme per garantire l’accessibilità dei siti. In Italia se ne è occupata la Legge Stanca, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale nel 2004 e resa operativa alla fine del 2005, che si riferisce a pubbliche amministrazioni ed enti pubblici.
In linea generale, le regole fanno riferimento al codice, che deve essere semanticamente corretto, logico e validato nella sua grammatica; al contenuto testuale che deve essere chiaro, semplice e scorrevole; all’utilizzo di testi alternativi per i contenuti multimediali (deve essere fornita una descrizione per immagini e video); al layout e ai colori utilizzati che devono rendere facile e non stancante la fruizione del sito; ai titoli e ai link che devono essere logicamente coerenti con i contenuti che descrivono (per i titoli) e ai collegamenti a cui fanno riferimento (per i link).
L’utente medio di Internet non ci presta necessariamente attenzione. Questi testi apparentemente innocui sono dei collegamenti destinati in realtà a svolgere un ruolo chiave nel posizionamento naturale.
Il link è un URL collegato a una pagina interna del sito in cui ti trovi o a una pagina di un sito esterno.
L’anchor text è quella parola (o insieme di parole) su cui è possibile fare clic e che può essere trovata su qualunque pagina di un sito web.
Questi link, quindi, presenti all’interno di un testo, sono spesso evidenziati dal file CSS presente sul sito: spesso sono di colore diverso da quello del testo, possono essere sottolineati, in grassetto, e anche tutto ciò contemporaneamente. E’ possibile mettere più testi di collegamento nella stessa pagina, si può usare una parola chiave o ancora meglio variare le parole chiave per la stessa pagina di destinazione.
I software e i servizi antispam possono essere utilizzati dai server e-mail o dagli utenti per bloccare o filtrare le e-mail cosiddette “spam”, cercando di ridurne il carico sulla propria casella di posta. I messaggi di spam sono quelli indesiderati, generalmente a fini commerciali, che possono arrivare ad intasare le caselle di posta degli utenti, e sono quindi molto fastidiosi. In questo senso, quindi, i software antispam possono aiutare a ridurre la mole di e-mail inutili che vengono subito cestinate.
L’area amministrativa di un sito è quella a cui può accedere, appunto, l’amministratore – che tramite quest’area può gestire contenuti ed accedere a funzionalità varie ed eventuali per quanto riguarda l’effettiva amministrazione e il controllo del sito.
Per “area privata” di un sito si intende uno spazio unico a cui ogni singolo utente può accedere tramite uno username e una password. Si tratta dunque di un’area che è specifica per ciascuna persona che si registri. L’area privata di un sito può presentare contenuti molto diversi e può avere finalità molto diverse a seconda della natura dell’attività: possono essere contenuti dati personali dell’utente che, ad esempio, permettono l’acquisto online di prodotti e/o servizi. Spesso l’utilizzare un’area riservata consente all’utente di accedere a contenuti personali (per esempio, può visionare le proprie bollette telefoniche) o, ad esempio, documenti da scaricare.
Asp.net è una tecnologia di Microsoft che consente lo sviluppo di applicazioni complesse per il web: ad esempio, siti e-commerce e portali tematici.
I backlink sono collegamenti ipertestuali presenti su un sito che rimandano ad altre pagine web. Hanno importanza nell’ambito del posizionamento sui motori di ricerca (SEO – Search Engine Optimization) dal momento che vengono tenuti in considerazione per il calcolo della cosiddetta link popularity.
Si può intendere il banner in due modi. Il primo è quello dell’area che si trova nella parte superiore di un sito web e ne riporta il nome; in alternativa si parla di web banner – la prima e la più classica forma di pubblicità sul web. Si tratta di riquadri che possono avere diversi formati, generalmente standard, e che hanno una determinata posizione all’interno di una pagina web. Il banner può essere sia statico che dinamico – la differenza tra i due è che il secondo, quando cliccato, rimanda ad un’altra pagina. Al giorno d’oggi il mercato in campo di banner è parecchio saturo e non è sempre facile riuscire a catturare l’attenzione visiva degli utenti, che possono essere abituati ad ignorarli; tuttavia, se gestiti correttamente e con attenzione, possono generare traffico sul proprio sito ed aumentare la brand awareness.
La sigla B2B sta per Business To Business, e sta ad indicare tutte quelle comunicazioni o transazioni o comunque rapporti che un’azienda ha con altre imprese e società, e si oppone quindi al B2C che sta invece per Business To Consumer, e fa riferimento quindi a tutti i rapporti che un’azienda ha con i consumatori, i clienti finali.
Nel campo del web design e del web marketing è opportuno stare particolarmente attenti a questa distinzione: un sito web progettato per un pubblico B2C avrà caratteristiche di tipo grafico, linguistico e di struttura differenti rispetto a un sito della stessa azienda che però si rivolge al pubblico e non ad altre imprese.
Letteralmente “EPP”, significa Extensible Provisioning Protocol ovvero protocollo di autenticazione, questo codice è usato per la migrazione dei domini ed è necessario per procedere al trasferimento di un dominio da un provider verso un altro. Questo codice è chiamato anche AUTH – CODE o AUTH – INFO.
CMS – Content Management System
Letteralmente “sistema di gestione dei contenuti”, si tratta di un software presente su un sito web che agevola la gestione e l’aggiornamento dei contenuti tramite un editor da parte dell’amministratore dello stesso, senza che sia necessario che questi abbia conoscenze tecniche specifiche di programmazione.
Compatibilità browser
Quando si realizza un sito web è importante prevederne, nel codice, la compatibilità con i diversi browser (ovvero i programmi che consentono di navigare sul web), vale a dire fare in modo che il sito sia visibile allo stesso modo, ad esempio, su Internet Explorer, Firefox, Safari e Google Chrome. Si parla anche di retro-compatibilità quando si tratta di rendere un sito internet compatibile con delle versioni obsolete dei suddetti browser.
Letteralmente, questa parola significa base di dati, o meglio ancora: banca dati. Un archivio contenente informazioni, quindi, che possono essere gestite e controllate. I database online sono servizi che consentono di creare queste banche dati direttamente sul web, con la possibilità di raccogliere informazioni ma anche di gestirle e condividerle.
Per “duplicate content” si intende un contenuto testuale di un sito che viene qualificato come copiato da un’altra pagina web. I motori di ricerca, Google in primis, cercano costantemente di individuarli e sanzionarli, nell’ottica di garantire agli utenti del web informazioni e contenuti sempre unici ed originali.
Si parla di commercio elettronico a riguardo di tutte le transazioni a fini commerciali di beni e servizi che avvengono tramite il web. Al giorno d’oggi si tratta di un segmento di mercato di grande successo, che spesso arriva a diventare anche la prima fonte di guadagno per le aziende che lo utilizzano, all’inizio magari solo affiancandolo alla vendita attraverso i canali tradizionali.
Questo termine significa, letteralmente, retroazione. Tuttavia in italiano viene ampiamente utilizzato il termine inglese. Si tratta, sostanzialmente, di ogni tipo di azione di un utente su un sito che genera un riscontro, una risposta per l’amministratore, che lo registra e lo tiene in considerazione per una vasta serie di motivi. Il feedback può essere, ad esempio, il commento su un blog, ma anche l’iscrizione ad una newsletter – segnali di diverso grado di interesse, da parte dell’utente, nei confronti del sito, dei suoi contenuti e degli eventuali prodotti e servizi proposti. Spesso il feedback è considerato un’informazione molto importante non solo dall’azienda ma dagli altri utenti del sito: si pensi ai portali di prenotazione alberghi, che contestualmente alla descrizione delle strutture propongono un “voto medio” da parte degli utenti del sito che già vi hanno soggiornato – che possono valutare numericamente e con un piccolo testo il servizio.
Flash è un software che permette di realizzare animazioni più che altro per il web, ma è anche utilizzato come linguaggio per scrivere siti internet, in alternativa all’HTML. Viene inoltre utilizzato per creare piattaforme per lo streaming sul web. Per un certo periodo, i siti realizzati in Flash si erano consistentemente diffusi per via delle ottime possibilità grafiche offerte dal software; al giorno d’oggi, tuttavia, sono ormai pochi i siti ancora in Flash. Ai fini del buon posizionamento sui motori di ricerca, infatti, che è indispensabile per avere un ritorno d’investimento con il proprio sito, il linguaggio Flash è risultato svantaggioso in quanto non strutturato per essere ben indicizzato da Google, Bing, Yahoo etc. Si è quindi tornati a preferire l’HTML, che oltretutto, nelle sue ultime versioni, consente di raggiungere livelli di cura e qualità della grafica molto simili a quelli che si ottengono con Flash, e allo stesso tempo permette al sito di essere ben indicizzato con una strategia SEO ad hoc.
Il footer è il cosiddetto piè di pagina: con riferimento ad un sito internet, si tratta della parte inferiore, che si trova al di sotto del corpo principale della pagina.
Il form è l’interfaccia di un’applicazione che dà la possibilità all’utente di inviare una serie più o meno ampia di dati da lui inseriti. Si può dire che è l’equivalente digitale di un modulo da compilare cartaceo, ed è generalmente composto, nelle pagine web, da caselle di testo (in cui ad esempio inserire nome e cognome) e menu a tendina (in cui ad esempio selezionare il prodotto che si intende acquistare o le date per le quali si richiede la disponibilità di stanze sul sito di un hotel). Dal momento che si raccolgono dati personali, prima di inviare il form è richiesta l’accettazione sulla privacy. Una volta inviati i dati, il form viene mandato ad una casella di posta e/o rimane visibile per l’amministratore del sito nella sua area amministrativa.
L’header è la parte alta di un sito web, superiore al corpo centrale, nel quale è generalmente posizionato il banner che contiene il logo/nome dell’azienda. Come il footer, che si trova nella parte inferiore, resta spesso uguale durante la navigazione di tutte le pagine del sito.
L’Homepage è la prima pagina di un sito web – la parola significa letteralmente “pagina di casa” ed è per questo che spesso viene indicata con il simbolo di una casa stilizzata. L’home page è quella che si apre quando si digita l’indirizzo del dominio, senza specificare una pagina in particolare (esempio: www.os2.it manda all’home page del sito a differenza di www.os2.it/chi-siamo/). È la pagina da cui si parte per la navigazione, dalla quale si può accedere a sezioni e sottosezioni.
Questa parola inglese significa “ospitare”. Nel mondo dell’informatica e del web, il servizio di hosting permette di inserire le pagine di un sito su un server web (che viene definito host), così che possa essere accessibile da internet. Oltre lo spazio web il termine hosting raggruppa spesso anche, la banda adeguata (cioè la trasmissione e la ricezione dei dati relativi al sito internet), la registrazione o il mantenimento del dominio e i servizi di antivirus e antispam legati al sito e alle caselle di posta.
L’HTML è il linguaggio, il codice con cui moltissimi siti web sono realizzati. Ne descrive l’impaginazione ed il layout.
Letteralmente, input significa immissione, elementi in entrata. Il termine è molto utilizzato in informatica, ma fuori dal contesto tecnico significa più che altro impulso, suggerimento, spunto che viene richiesto oppure comunicato per orientare meglio l’avvio di un lavoro o di un progetto. In Os2 siamo sempre molto attenti alla richiesta di input ai nostri clienti quando iniziamo a lavorare su un progetto, poichè permettono di capire quali sono le preferenze circa grafica, stile, layout… . Insieme ai suggerimenti ed agli spunti, input sono anche altri dettagli come i nomi da dare alle sezioni di un sito, il logo da inserire, le informazioni legali e così via.
L’Iframe è un elemento HTML molto simile al “frame”, ma con una maggiore adattabilità alla pagina. A tutti gli effetti è come se fosse un riquadro all’interno di una pagina, in cui far caricare il contenuto di una pagina esterna (o di un’altra sezione dello stesso sito). Gli Iframe sono tuttavia in disuso e sconsigliati dal momento che non sono più supportati dai principali browser per la navigazione nel web.
Le keyword sono, letteralmente, le parole chiave. Per quanto riguarda il web marketing e la comunicazione su internet, sono importanti in relazione al loro ruolo nel posizionamento sui motori di ricerca: è importante, per le aziende, fare in modo che le parole chiave che i loro possibili clienti digitano, ad esempio, su Google, permettano di trovare il link al loro sito tra le prime posizioni della pagina con i risultati. Per fare ciò è importante pianificare delle strategie di ottimizzazione sui motori di ricerca (Search Engine Optimization) o per lo meno stare attento nella redazione dei testi del suo sito web in modo di usare i termini che usano di solito i suoi utenti. Per esempio se vendete dei termosifoni, meglio usare questo termine perché usato nel linguaggio comune che radiatori.
La Legge Stanca, (n.4, gennaio 2004), contiene “Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici”. Riguarda, pertanto, l’accessibilità dei siti web, e oltre a definire i criteri e le norme da seguire per questo scopo chiarisce anche quali soggetti devono attenersi ad esse, che sono: “enti pubblici economici, aziende private concessionarie di servizi pubblici, aziende municipalizzate regionali, enti di assistenza e di riabilitazione pubblici, aziende di trasporto e di telecomunicazione a prevalente partecipazione di capitale pubblico e aziende appaltatrici di servizi informatici”. I contenuti della Legge riguardano tutti gli accorgimenti da mettere in atto nella realizzazione dei loro siti al fine di garantirne l’accessibilità anche a coloro che richiedono, per via della loro disabilità, tecnologie che riducano la loro condizione di svantaggio nell’accesso a strumenti informatici. Alcuni esempi: fornire alternative testuali per i contenuti multimediali, garantire che tutti i contenuti possano essere fruibili anche in assenza del colore che viene previsto per la visualizzazione, utilizzare un sufficiente contrasto tra sfondo e contenuto informativo (tra background e foreground) e così via.
Il login è la procedura di accesso ad un’applicazione web o, ad esempio, ad un’area privata o amministrativa. Bisogna quindi autenticarsi per accedere – tramite uno user name e una password.
La pagina master si utilizza per definire il layout di un sito, i suoi elementi principali (come header, footer e corpo centrale) e la loro collocazione, comprende anche tutti gli elementi che saranno presenti in tutte le pagine del sito come anche menu, colori e sfondi, font utilizzate ecc…
La newsletter è una “lettera di notizie”, vale a dire un notiziario scritto ed inviato tramite posta elettronica a un gruppo di destinatari che, generalmente, hanno precedentemente acconsentito o specificamente richiesto all’emittente l’invio di questi contenuti. Le newsletter sono molto utilizzate dalle aziende per comunicare ai loro clienti reali e potenziali eventuali novità, promozioni, concorsi e così via, e la frequenza con cui sono inviate viene decisa da chi le redige e le spedisce. Si tratta di uno strumento di comunicazione volto a fidelizzare la clientela e mantenerla aggiornata, ponendo comunque sempre molta attenzione alla questione del rispetto della privacy.
La password è la parola d’ordine, una parola segreta che insieme allo username si deve definire ed utilizzare per effettuare il login (l’accesso) alle aree non pubbliche di un sito web.
Peer-to-peer è il nome con cui si definisce una rete informatica i cui nodi sono equivalenti, non gerarchizzati, e funzionano sia come clienti che serventi (client e server). L’esempio tipico di questo genere di reti è il file sharing, ovvero le reti utilizzate per condividere file.
Il Phablet è un dispositivo mobile touch screen compreso fra 5 e 7 pollici. Il nome deriva dalla combinazione delle iniziali di phone e della parte finale della parola tablet. È un mix tra le funzioni di uno smartphone e quelle di un tablet e rappresenta una soluzione per chi cerca uno smartphone ma non rinuncia a un display di dimensioni generose.
Il Responsive Web Design è una tecnica particolare di progettazione dei siti web che consente che il loro layout si adatti automaticamente in modo tale che, a seconda delle dimensioni dello schermo in cui sono visualizzati, essi siano visualizzati sempre nel modo ottimale. In questo modo dunque l’utente necessiterà sempre del minimo indispensabile di azioni di ridimensionamento e scorrimento per navigare il sito, quale che sia il device dal quale lo sta guardando – pc, smartphone, tablet, netbook, webtv e così via.
Si tratta di una tendenza recentemente emersa nel mondo del web design, che risponde in particolare all’utilizzo sempre più consistente, da parte degli utenti, di device come smartphone e tablet per la navigazione del web: di qui la necessità di rendere la navigazione fluida, intuitiva e semplice anche per questa ampia porzione di navigatori, tutt’oggi in costante crescita.
Roll over è un verbo inglese che sta ad indicare l’azione di fare scorrere il mouse sopra un determinato oggetto presente nella pagina di un sito web (ad esempio, un link o un’immagine). L’effetto “roll over” si verifica quando, nel momento in cui il mouse passa – ad esempio – su un link, questo cambia colore, facendo capire che il link è cliccabile.
Lo screenshot è letteralmente lo “scatto fotografico dello schermo”: fare uno screenshot significa realizzare uno scatto di ciò che in un determinato istante si vede sul proprio monitor.
In italiano “barra di scorrimento”: può essere orizzontale o verticale, e consiste, appunto, in barre poste lateralmente o alla base di un documento o pagina web per consentire di spostarsi in alto, in basso, a destra o a sinistra.
SEO – Search Engine Optimization
L’ottimizzazione sui motori di ricerca, o posizionamento, è un insieme di attività che si possono svolgere all’interno del sito – nel codice, fuori dal sito – nell’ambiente internet e all’esterno – nella comunicazione quotidiana per fare in modo di essere tra le prime posizioni nelle pagine di risposta di un motore di ricerca. Questo tipo di attività è al giorno d’oggi molto importante: molte aziende realizzano alte percentuali dei loro introiti proprio grazie al fatto di trovarsi nella prima pagina dei risultati di Google in risposta a determinate parole chiave digitate dagli utenti. L’acronimo SEO significa Search Engine Optimisation ed è spesso utilizzato per tutte le attività che vivono intorno a questa attività, come il SEO Copywriting per esempio.
Le slideshow sono sequenze di immagini, che si susseguono con determinate velocità e determinati effetti: letteralmente, il termine significa infatti “presentazione di diapositive”. Possono essere personalizzate con una vastissima gamma di effetti visivi e sonori.
Si tratta di una presentazione di immagini fatta utilizzando Flash, che garantisce notevoli risultati in termini di effetti stilistici e di elaborazione ma rende molto difficoltosa l’indicizzazione dei motori di ricerca, senza contare che potrebbero esserci problemi di compatibilità con alcuni browser o particolari dispositivi mobili.
Si tratta di una presentazione di immagini fatta utilizzando HTML. Questo codice ha il pregio di dare ampio spazio alla creatività e allo stesso tempo rendere facile l’ottimizzazione sui motori di ricerca e minimizzare i problemi di visualizzazione su qualsiasi supporto.
Tableless vuol dire letteralmente “senza tabelle”. Siamo nel campo del web design: si definisce tableless, infatti, la “filosofia” di realizzazione di siti web senza l’utilizzo di tabelle. Tale era il modo, fino a qualche anno fa, di progettare siti più ordinati e strutturati; tuttavia, ci si è resi conto delle complicazioni portate dall’utilizzo delle tabelle, ad esempio, per l’indicizzazione sui motori di ricerca. Non solo: la lettura di un sito realizzato per mezzo di tabelle crea difficoltà agli strumenti che permettono ai non vedenti di navigare tranquillamente sul web. Si è pertanto preferito accantonare questo modo di creare siti, anche per assicurarsi un maggior controllo dello stile e della pagina in generale grazie ai CSS (fogli di stile).
I tag sono parole chiave che vengono associate a un qualsiasi tipo di informazione (un video, un documento, un’immagine, un prodotto e così via) in modo da descriverlo, da “etichettarlo” e favorirne in questo modo la facile reperibilità durante una ricerca per parole chiave. È quindi un aspetto importante da considerare nelle operazioni di posizionamento sui motori di ricerca, fondamentale per la classificazione delle informazioni.
La “nuvola di tag” è un elemento che si trova spesso nei siti web che fanno uso dei tag. Si tratta di un raggruppamento di tutti i tag contenuti sul sito (così che l’utente si possa fare una rapida idea generale di ciò che vi troverà), in cui è evidente la distinzione tra quelli meno e più importanti: i primi sono scritti con una dimensione ridotta del carattere, mentre i secondi hanno una dimensione più grande e catturano quindi la vista in modo molto più immediato.
URL è l’acronimo di Uniform Resource Locator. Ciò che si intende per URL è, a tutti gli effetti, l’indirizzo di un determinato documento o pagina web
Per ottenere un buon posizionamento sui motori di ricerca è importante che gli URL delle pagine da indicizzare siano il più possibile chiari e inerenti al contenuto a cui rimandano. Quando le pagine sono dinamiche, realizzati con linguaggi di programmazione avanzati per via della loro complessità, presentano spesso URL lunghe e composte da sequenze alfanumeriche che saranno più difficili da leggere da parte dei motori di ricerca. L’URL rewrite consente di modificare questi indirizzi rendendoli più facilmente memorizzabili e inerenti al contenuto, e quindi alle parole chiave, della pagina in questione. Così, da www.dominio.it/cPath=54&id=sort14=3423j3543g0543vbfd l’indirizzo diventerà www.dominio.it/glossario-siti-web.
L’usabilità del web fa riferimento alla facilità di interazione tra un utente e un sito web. Un sito deve essere comprensibile, apprendibile e utilizzabile: comprensibile perché non deve richiedere un eccessivo sforzo cognitivo per la sua fruizione, apprendibile perché non deve richiedere un eccessivo sforzo cognitivo per imparare a navigarlo ed usarlo, utilizzabile perché non deve richiedere uno sforzo eccessivo per l’utilizzazione da parte dell’utente. Deve inoltre garantire efficacia, ovvero la possibilità per gli utenti di raggiungere i loro obiettivi in modo preciso e completo; efficienza, in termini di risorse utilizzate in relazione all’efficacia, e soddisfazione.
Nel progettare un sito che rispetti questi criteri di usabilità, quindi, è necessario tenere conto del target del sito (gli utenti a cui è rivolto), delle specifiche d’uso (connessione, browser) e delle azioni che l’utente può svolgervi. Gli aspetti che si andranno a toccare sono la grafica (che deve essere accattivante ma non deve “stancare” gli occhi e la navigazione), i contenuti (il più possibile comprensibili e completi), la navigabilità (il più intuitiva possibile), i tempi di attesa e la capacità ed efficacia comunicativa.
Si tratta del nome che, unitamente alla password, consente il login – l’accesso a un’area privata, o amministrativa di un sito. Può essere, ad esempio, il nome che compare accanto al testo quando si scrive un commento su un blog o si interviene in una discussione su un forum.
Si tratta di quella parte del marketing di un’azienda che si dedica allo sviluppo delle strategie di mercato sul segmento del web. L’insieme di attività che comprende sono diverse da quelle che si mettono in opera sugli altri canali così come sono diverse le regole che li governano. In generale il primo passo è la creazione di un sito ed il suo posizionamento sui motori di ricerca, e da lì in poi le strategie sono molte ed eterogenee, dall’e-mail marketing al marketing virale.